È vero che i gatti hanno l'abitudine di schiacciare un pisolino?

Sì, è vero, i gatti amano farsi spesso qualche piccola dormitina!


Anzi, è un fenomeno talmente comune in questi piccoli felini e così raro invece nell'essere umano in buona salute che non si rischia di esagerare dicendo che i gatti e gli uomini hanno un atteggiamento completamente diverso nei confronti del sonno. A meno che non sia stato sveglio per metà della notte, si senta male o sia molto vecchio, un essere umano adulto non ha l'abitudine di schiacciare pisolini.

L'uomo, infatti, concentra ogni notte il suo periodo di riposo in un unico lungo sonno di circa otto ore. In confronto, i gatti sono dei veri dormiglioni perché nell'arco di ventiquattr'ore riescono a dormire per circa sedici ore in totale, cioè per il doppio del tempo a cui è abituato l'uomo. Questo significa che un gatto di nove anni nella sua vita è rimasto sveglio soltanto per tre anni.

La maggior parte degli altri mammiferi, però, non mostra tendenze di questo genere ed è per questo motivo che il gatto rientra in una categoria speciale, quella del predatore raffinato. Questo felino è talmente bravo a procacciarsi i suoi pasti nutrienti che nel corso dell'evoluzione è riuscito anche a ritagliare un pò di tempo per se, impiegandolo per dormire e, a quanto pare, per sognare.


È vero che i gatti hanno l'abitudine di schiacciare un pisolino?

Altri carnivori, invece, come i cani e le manguste, passano molto più tempo a correre di qua e di là, alla ricerca di prede che poi devono rincorrere. Il gatto se la prende comoda: si siede e aspetta, insegue per un pò la sua vittima, poi la uccide e se la mangia, quindi si addormenta come un buongustaio ben pasciuto.

Nessun animale si addormenta con la sua stessa facilità.

È vero che i gatti hanno l'abitudine di schiacciare un pisolino?

Vi sono tre tipi di sonno felino:
  1. Il breve pisolino
  2. La dormitina più lunga
  3. Il sonno profondo
È vero che i gatti hanno l'abitudine di schiacciare un pisolino?

Il sonno leggero e quello pesante si alternano in modo caratteristico: per esempio, quando l'animale si raggomitola per schiacciare qualcosa di più di un pisolino, il suo dormiveglia dura circa mezz'ora. Poi, però, sprofonda ancora di più nel sonno e per sei-sette minuti dorme profondamente. Dopodiché, ritorna a dormicchiare per un'altra mezz'ora, e via di seguito finché alla fine non si sveglia. Durante il periodo di sonno profondo, il gatto si rilassa completamente e di solito si rotola su un fianco: questo è il momento in cui l'animale sembra sognare, perché compie spesso dei piccoli movimenti involontari con le orecchie, le zampe e la coda. A volte muove anche la bocca come se stesse succhiando qualcosa ed emette persino dei suoni: gorgoglii, fusa e borbottii vari. Di tanto in tanto l'animale muove rapidamente gli occhi, però mentre dorme il tronco rimane immobile e completamente rilassato.


Durante il primo mese di vita, il piccolo micetto conosce soltanto questo tipo di sonno profondo per qualcosa come dodici ore su ventiquattro. Compiuto il primo mese, però, il gattino adotta immediatamente il ritmo dell'animale adulto.


Info Tutto il materiale, i testi e le fotografie utilizzate per questa sezione sono state tratte dal libro Il gatto - Tutti i perché di Desmond Morris pubblicato dalla Mondadori, traduzione di Annalisa Baldassarini. Il libro riporta un numero di informazioni maggiore e vi si consiglia l'acquisto.

Note di Copertina: Tra gli animali domestici il gatto è di certo quello che ci riserva maggiori sorprese: pigro abitudinario e spietato predatore, amico affettuoso e vagabondo solitario. Questo volume di Desmond Morris, famosissimo etologo e divulgatore scientifico, si sofferma sulle misteriosi ragioni del comportamento del nostro amato compagno: perché si mangia le unghie? perché preferisce l'acqua della vasca da bagno a quella della sua ciotola? Una guida scritta con linguaggio semplice e coinvolgente, un'opera indispensabile e divertente per i numerosi amici dell'affascinante felino, un animale che, nonostante i 3500 anni di vita in comune con l'uomo, non ha del tutto dimenticato il linguaggio degli istinti e della vita libera e selvaggia.

Desmond Morris, nato nel 1928, etologo, filosofo, e studioso del comportamento umano, oltre che di quello animale, ha raggiunto la notorietà già nel 1967 con "La scimmia nuda".