Come fanno i gatti a cadere sulle quattro zampe?

Nonostante i gatti siano arrampicatori abilissimi, qualche volta cadono anche loro e in questo caso entra immediatamente in gioco un riflesso istintivo, una specie di «riflesso di raddrizzamento» senza il quale potrebbero facilmente rompersi la spina dorsale.


All'inizio della caduta, il gatto si trova a pancia in su, ma dalla parte anteriore del corpo ha subito inizio una reazione automatica di avvitamento che serve a riportarlo nella giusta posizione. Per prima cosa, l'animale ruota la testa completamente, in modo che lo sguardo sia rivolto verso il basso, poi avvicina le zampe al muso, pronto a proteggerlo da un eventuale impatto. (Infatti, per il gatto può essere molto pericoloso ricevere un colpo nella parte inferiore del mento.) A questo punto, il piccolo felino ruota la parte alta della spina dorsale, portando così la metà anteriore del corpo in asse con il capo, e infine piega anche le zampe posteriori in modo che i quattro arti siano pronti a toccare terra.

Eseguiti questi movimenti, il gatto raddrizza l'altra metà del corpo. Infine, proprio mentre sta per toccare terra, l'animale distende completamente le zampe e inarca la schiena per ridurre la forza dell'impatto.


Durante questo avvitamento del corpo, il gatto irrigidisce la coda e la fa girare come un'elica, in modo che agisca da bilanciere.


Tutto questo avviene in una frazione di secondo e bisogna osservare un filmato al rallentatore per poter analizzare le varie fasi di questo rapido movimento di raddrizzamento.

Come fanno i gatti a cadere sulle quattro zampe?

Info Tutto il materiale, i testi e le fotografie utilizzate per questa sezione sono state tratte dal libro Il gatto - Tutti i perché di Desmond Morris pubblicato dalla Mondadori, traduzione di Annalisa Baldassarini. Il libro riporta un numero di informazioni maggiore e vi si consiglia l'acquisto.

Note di Copertina: Tra gli animali domestici il gatto è di certo quello che ci riserva maggiori sorprese: pigro abitudinario e spietato predatore, amico affettuoso e vagabondo solitario. Questo volume di Desmond Morris, famosissimo etologo e divulgatore scientifico, si sofferma sulle misteriosi ragioni del comportamento del nostro amato compagno: perché si mangia le unghie? perché preferisce l'acqua della vasca da bagno a quella della sua ciotola? Una guida scritta con linguaggio semplice e coinvolgente, un'opera indispensabile e divertente per i numerosi amici dell'affascinante felino, un animale che, nonostante i 3500 anni di vita in comune con l'uomo, non ha del tutto dimenticato il linguaggio degli istinti e della vita libera e selvaggia.

Desmond Morris, nato nel 1928, etologo, filosofo, e studioso del comportamento umano, oltre che di quello animale, ha raggiunto la notorietà già nel 1967 con "La scimmia nuda".