Perché il maschio prende la femmina per la collottola nel momento dell'accoppiamento?

Sulle prime un comportamento del genere può apparire un esempio di brutale maschilismo, simile a quello dei cavernicoli dei cartoni animati, che prendono le compagne per i capelli e le trascinano con sè nella caverna.


Ma non è affatto così. Nel mondo dei gatti, è la femmina che detta legge in materia di faccende sessuali, e non il maschio. I maschi possono anche lottare furiosamente tra di loro, ma quando vengono presi dal desiderio sessuale e cercano di accoppiarsi con la femmina sono tutt'altro che prepotenti. È la gatta che aggredisce e si avventa sui maschi.

Il morso sulla nuca può apparire selvaggio, ma in realtà si tratta di una manovra disperata da parte del maschio per proteggersi da ulteriori attacchi. È un mezzo di difesa un pò speciale, però. Infatti, non è che il maschio costringa a terra la gatta in modo che non possa voltarsi e aggredirlo (sa bene che lei è troppo forte), ma piuttosto si serve di un «trucco comportamentale». Infatti, tutti i gatti, siano essi maschi o femmine, reagiscono in un modo particolare se vengono afferrati con forza per la collottola. È un'azione istintiva che risale al periodo in cui gli animali erano ancora cuccioli.


Non bisogna dimenticare che i gattini reagiscono in modo automatico quando vengono presi per la collottola dalla madre, perché lei ricorre a questo sistema quando deve trasportarli da un luogo pericoloso a un luogo sicuro. In quel frangente è molto importante che i micetti non si divincolino, perché possono essere in gioco le loro stesse vite. È per questo che i felini hanno sviluppato questa reazione di immobilità quando vengono presi per la nuca: è un gesto che richiede la loro inerzia e remissività. Solo così la madre può svolgere l'arduo compito di trasferirli in un luogo sicuro. Quando poi sono cresciuti, i gatti non perdono più questa reazione istintiva: lo potete constatare voi stessi prendendo per la collottola un gatto domestico adulto. Infatti, smette immediatamente di muoversi e rimane un pò immobile nella vostra stretta prima di divincolarsi.

Perché il maschio prende la femmina per la collottola nel momento dell'accoppiamento?
Il morso sulla nuca nell'accoppiamento

Se invece lo afferrate da qualche altra parte, l'animale cercherà di liberarsi molto prima, se non addirittura subito.


I maschi lo fanno per proteggersi
Dunque, è proprio questo il trucco a cui ricorrono i maschi quando hanno a che fare con le loro femmine potenzialmente aggressive. Esse, infatti, sfoderano volentieri i loro artigli acuminati e i maschi hanno veramente bisogno di usare questo accorgimento, in quanto, finché tengono bloccata la femmina con quel morso, hanno buone possibilità di vederla trasformarsi in un «docile gattino». Senza questo trucco, il maschio tornerebbe a casa con molti più graffi del solito.


Info Tutto il materiale, i testi e le fotografie utilizzate per questa sezione sono state tratte dal libro Il gatto - Tutti i perché di Desmond Morris pubblicato dalla Mondadori, traduzione di Annalisa Baldassarini. Il libro riporta un numero di informazioni maggiore e vi si consiglia l'acquisto.

Note di Copertina: Tra gli animali domestici il gatto è di certo quello che ci riserva maggiori sorprese: pigro abitudinario e spietato predatore, amico affettuoso e vagabondo solitario. Questo volume di Desmond Morris, famosissimo etologo e divulgatore scientifico, si sofferma sulle misteriosi ragioni del comportamento del nostro amato compagno: perché si mangia le unghie? perché preferisce l'acqua della vasca da bagno a quella della sua ciotola? Una guida scritta con linguaggio semplice e coinvolgente, un'opera indispensabile e divertente per i numerosi amici dell'affascinante felino, un animale che, nonostante i 3500 anni di vita in comune con l'uomo, non ha del tutto dimenticato il linguaggio degli istinti e della vita libera e selvaggia.

Desmond Morris, nato nel 1928, etologo, filosofo, e studioso del comportamento umano, oltre che di quello animale, ha raggiunto la notorietà già nel 1967 con "La scimmia nuda".